Dopo un periodo di tassi elevati, il mercato dei mutui in Italia potrebbe vedere una riduzione dei costi grazie ai possibili tagli dei tassi.
Avete deciso di acquistare casa nel 2024? Potete tirare un sospiro di sollievo, perché avete preso la decisione giusta. Con il possibile taglio dei tassi d’interesse da parte della Bce, il nuovo anno si prospetta positivo per i mutuatari: l’inversione di tendenza potrebbe tradursi in un abbassamento delle rate dei mutui, soprattutto per quelli a tasso fisso.
Rate dei mutui al ribasso
Attualmente, il costo dei mutui è stato influenzato dall‘inflazione e dai conseguenti aumenti dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea, portandoli al 4,5%. Tuttavia, con l’inflazione che mostra segni di rallentamento, la Bce potrebbe considerare un taglio dei tassi già a marzo, seguito da un ulteriore possibile taglio a giugno.
Questo scenario ribassista ha già iniziato a influenzare il tasso Irs, l’indice di riferimento europeo per i mutui a tasso fisso, il cui costo subirà un primo importante ribasso. Un ulteriore taglio di 50 punti base potrebbe riportare il livello dei tassi in Europa al 3,50%, con risparmi significativi per i mutuatari.
Mutui a tasso fisso o variabile: quale scegliere?
Per gli italiani non è sempre facile capire quale sia la scelta migliore tra un mutuo a tasso fisso o variabile. Tuttavia, c’è da dire che non per tutti i mutuatari vale la stessa regola: la scelta infatti dipende da diversi fattori, tra cui le previsioni sui tassi d’interesse e la situazione finanziaria personale.
Mentre i mutui a tasso fisso potrebbero diventare più convenienti con la discesa dei tassi, la situazione rimane più complessa per chi ha già un finanziamento a tasso variabile, dato che l’indice Euribor, a cui sono legati questi mutui, non ha ancora registrato variazioni significative.
Cosa succede nel 2024?
Il tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso ha registrato una diminuzione significativa tra metà novembre e metà dicembre 2024, passando dal 3,67% al 3,05%. Questo ha portato a un risparmio considerevole per i mutuatari: per un mutuo di 200.000 euro a 30 anni, ad esempio, il risparmio è stato di 24.000 euro.
Vantaggi in vista anche per i mutui di importi minori: per un mutuo da 100.000 euro, la rata mensile è diminuita di 31,63 euro per i mutui a 20 anni e di 33,28 euro per quelli a 30 anni, portando a un risparmio totale tra 7.951 e 11.980 euro.
Se prendiamo in considerazione invece un mutuo da 150.000 euro, il risparmio mensile è stato di 48 euro per i mutui a 20 anni e di 50 euro per quelli a 30 anni, con un risparmio totale di 11.520 euro per i mutui a 20 anni e di 18.000 euro per quelli a 30 anni.
Infine, per un mutuo da 200.000 euro, la rata mensile è diminuita di 63,26 euro per i mutui a 20 anni e di 66,56 euro per quelli a 30 anni, portando a un risparmio totale di 15.182 euro per i mutui a 20 anni e di 23.961 euro per quelli a 30 anni.